Questo blog vuole informare su come e quanto sta cambiando la vita di tutti i giorni in Grecia. L'intervento del Fondo Monetario Internazionale, BCE e dell'Unione Europea sta riducendo la Grecia a un paese in cui sarà difficile vivere. Non sono un giornalista e su questo blog voglio raccontare la vita di tutti i giorni, la mia esperienza diretta di come siamo costretti a "sopravvivere in grecia".

Alla pagina dei video di questo blog puoi vedere il nuovo documentario CATASTROIKA con sottotitoli in Italiano e il documentario DEBTOCRACY International Version con sottotitoli in inglese. Molto consigliato è anche la video intervista di Monica Benini "La guerra in Europa" che spiega benissimo ciò che sta succedendo alla Grecia. Nuovo video interessantissimo Fascismo inc anche questo in italiano. Seguendo questo link si possono ascoltare una serie di interventi andati in onda su Radio 2 Rai sul tema musicale Rebetiko, tra gli interventi, oltre alla musica si parla di storia, politica ed economia.

La rovina della Grecia



La rovina della Grecia
2012, intreccio di due stampe da linografia
matrice cm 27 x 33
Questa immagine, questa combinazione di caffè e sigaretta ha una valenza simbolica forte, è un atteggiamento, un gesto che racchiude in se un modo di stare al mondo, di esistere. 
Il titolo, "La rovina della Grecia", anch'esso ironico, spiazzante, rimanda a ben altre rovine, proprio adesso, in tempi di crisi economica, la parola "rovina"  viene automaticamente abbinata alla rovina economica. Ma osservando l'immagine si capisce che si tratta di un'altra rovina. 
Proprio sulle nuove generazioni, questo stile di vita e di oziare ha attecchito fortemente. è diventato un po' uno status simbol, un po' da miseri, ma pur sempre uno status simbol. Si gode ad oziare, a non fare niente.


  • Perché questo ciclo di opere si chiama "Le non-cartoline dalla Grecia"
  • La tecnica
  • Note biografiche di Francesco Moretti


  • Multinazionali, caffè e sigarette
    C'era una volta il caffè greco e la sua tradizione. Adesso questo caffè fatto per metà di polvere non viene quasi più ordinato, o almeno non viene più consumato dai giovani che preferiscono il caffè frappè.
    Il caffè frappè attecchisce in Grecia negli anni ottanta, seguendo la scia del "junk food", dei "fast food" e del "ready to eat". La filosofia di fondo è quella del non menarsela, di non perdere tempo. Così di colpo, il caffè frappè diventa un simbolo, con il suo tappino, la sua cannuccia e la sua mano che lo regge per ore. Fatto con la polvere del caffè solubile della Nestlé e acqua viene in genere servito freddo. Grazie al successo commerciale di questo caffè giovanile, l'industria del caffè ha presto creato le più disparate variazioni sul tema, alcune ispirate dai caffè italiani, tra i tanti nomi, quello che mi piace di più è il "fredduccino", nato dall'unione della parola freddo + cappuccino.
    Qualche volta, sapendo che sono Italiano, qualcuno mi chiede se anche in Italia c'è questo tipo di caffè, tutti restano attoniti e stupiti nell'apprendere che questo pseudo caffè è una cosa tutta greca. 
    La sigaretta completa il quadretto, un caffè che dura ore, richiede ovviamente molte sigarette. E così, le multinazionali plasmano il nostro immaginario, con le loro pubblicità e ci vendono i loro prodotti, la loro immagine. Con un caffè e una sigaretta in mano si sentono tutti meglio, come una maschera, ti difende e ti integra in una massa. 
    La notorietà di questo caffè sembra non avere limiti, è presente anche su wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Caff%C3%A8_frapp%C3%A9